Vola il mercato immobiliare: 775.000 compravendite nel 2022 (+3,5% rispetto al 2021).
Prospettive positive per il 2023 nonostante l’aumento dei tassi e l’inflazione.
Salgono i prezzi nei grandi centri urbani, su tutti Milano e Bologna, dove scarseggiano le case da vendere e da affittare.
La casa si conferma bene rifugio per eccellenza per le famiglie Italiane e l’investimento immobiliare la forma più sicura di tutela dei risparmi dei cittadini. I dati del report dell’Osservatorio Immobiliare Nazionale Fiaip evidenziano nel 2022 livelli di compravendita nel settore residenziale che non si registravano da oltre vent’anni (+3,5% rispetto al 2021, pari a 775 mila transazioni complessive). I valori di mercato sono risultati sostanzialmente stazionari, salvo aumenti nei grandi centri urbani (+5/10%), generati da una domanda che rimane alta a fronte di un’offerta sempre più ridotta, sia in relazione alla vendita che all’affitto.
Preoccupa la scarsità dell’offerta di case sia da vendere che da affittare soprattutto nelle città universitarie e a forte vocazione turistica che potrà determinare un ulteriore rialzo dei prezzi, ma le prospettive per il 2023 rimangono positive principalmente in virtù di una ritrovata convenienza delle banche a concedere mutui unitamente all’ingente liquidità accumulata dalle famiglie italiane che stimoleranno l’investimento immobiliare non solo orientato all’acquisto della prima casa ma anche finalizzato alla redditività da locazione.